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Casa Miranapoli

Un appartamento situato in un edificio degli anni '50 con una meravigliosa vista mare situato a Posillipo, in uno dei luoghi più famosi e panoramici della città. La linea dell'orizzonte e l'ampia vista mare che guarda la costiera sorrentina ha ispirato il progetto di ristrutturazione e di restyling.

TIPOLOGIA Appartamento
CITTA Napoli
PROGETTO Paola Sola
FOTOGRAFIA Dario Borruto

Una casa comprata sulla “stanchezza” come raccontano sorridendo oggi i proprietari dopo una lunga ed estenuante ricerca di una nuova casa da abitare, vinta alla fine per un’offerta d’acquisto accettata ed inaspettata. Ed è da questo punto che è iniziata una nuova avventura, quella della ristrutturazione, nata senza un piano ben preciso, anzi con molti dubbi e scoperte in corso d’opera che si sono succedute come una corsa ad ostacoli.

Anche il nostro incontro è accaduto per un caso. Nato per una consulenza parziale iniziale, si è poi trasformato in progetto totale a tutto tondo, grazie alla sintonia che si è venuta a creare con i proprietari. Una bellissima coppia di brillanti professionisti con un figlio quasi adolescente e un grande ma tenerissimo cane.

La ristrutturazione dell’appartamento è stata totale. L' impianto distributivo precedente tipico degli anni ’50 impostato per stanze separate, è stato riunito in un unico grande spazio living pensato per ammirare in ogni punto la splendida vista mare.

Mutevole, ispirazionale, la vista panoramica è un richiamo visivo che si traguarda dalle numerose aperture del living, un progetto mirato alla luce, che si propaga con un gioco di specchi anche nel resto degli ambienti che non ne possono godere.

La complessità del progetto è stata quella di armonizzare da un lato in un unico grande ambiente destinato alla zona giorno, un impianto strutturale scomposto di pilastri e travi e dalle altezze non generose, e dall'altro creare il giusto ambito dei numerosi arredi di famiglia, affinché potessero essere valorizzati.
Il living in particolare è diventato un raccoglitore di oggetti dal design contemporaneo, opere d’arte e tesori di viaggio, acquisiti nel tempo dai proprietari, un mix eclettico che ha seguito la famiglia nei destini delle loro case.

Lo studio è dunque passato attraverso la comprensione delle strutture e delle possibilità che hanno determinato la definizione dello spazio, lo studio delle vedute, della luce naturale, delle possibili prospettive.

L’idea centrale era però chiara: ideare una grande cucina open, con il tavolo centrale posto come un fulcro baricentro.

Il tavolo di famiglia il Saarinen ellittico bianco attorniato dalle nere Panton chair, è diventata l’elemento cerniera, sia funzionale che estetico intorno a cui si svolge la vita della casa. Divertente è stata ricerca della lampada a sospensione da abbinare all’iconico set composto da tavolo e sedute, non solo per il difficile connubio ma anche per consentire di traguardare dalla cucina posta alle spalle la vista. Dopo lunghe prove e ricerche la scelta è andata sulla leggerezza di Levante, lo chandelier a ventagli di ultima produzione di Luceplan.

La cucina minimalista è composta da una parete funzionale di colonne a filo a parete e da grande piano lavoro- snack proteso verso la vista mare, è di Arclinea.

Lo stile della casa doveva raccontare le radici dei proprietari, attraverso i gli oggetti collezionati nel tempo, comprati d’istinto, per passione del bello, del design, come LC4 di cavallino l’oggetto di spicco della composizione delle sedute del soggiorno posta vicino al camino realizzato su disegno.
L’angolo sedute si completa con un comodo divano di Cassina, pouff di varia provenienza, sgabelli di Kartell, e il tavolino di Classicon.
Nell’ingresso all’appartamento che precede l’area living, nello specchio con il ritratto serigrafato di Carlo Scarpa è ancora un gioco di riflessi di vedute.

A parete si susseguono opere di artisti internazionali e italiani. Per citarne alcuni, a partire dall’ingresso il quadro di ritratto di donna è di Rossana Petrillo, artista casertana che dipinge sulle sete di San Leucio; nell’angolo lettura al lato della cucina il quadro di Jimi Hendrix è dell’artista Newyorkese Steve Kaufman, allievo di Andy Warhol comprato a Las Vegas durante un viaggio in California nel 2009 e in camera da letto “Sky my husband!” un ricordo di Parigi del 2007. Per dare una connotazione distinta agli ambienti, abbiamo scelto vari colori, dai grigi, ai tortora ai blu creando un traid union tra i vari ambienti.

Non è stato trascurato l’aspetto funzionale della casa completandola con tanti arredi di falegnameria disegnati su misura, ed eseguiti da un abile artigiano.

Dalle boiserie delle porte integrate alle pareti laccate di blu alle grandi porte scorrevoli a listelli dell’ingresso, al grande contenitore sottofinestra sagomato a sbalzo che riunisce le aperture sul terrazzo antistante.